Provate a chiedere ad un qualunque produttore di olio extravergine di oliva se il suo olio è qualitativamente buono: la risposta non potrà che essere positiva. Ma è effettivamente così? Proviamo a capire quando un olio extravergine di oliva è veramente eccellente.

Partiamo dalla materia prima: l’oliva.

In tutta Italia ci sono oltre 500 varietà di olivo (cultivar), con grandezze e caratteristiche diverse, così come differenti sono:

  • produttività
  • tempi di maturazione
  • colore dell’olio
  • a duplice attitudine (da olio e da tavola)
  • resistenti alle malattie, ecc

In questa incredibile biodiversità è difficile districarsi anche perchè, ad esempio, sulla composizione chimica di un olio extravergine di oliva non incide soltanto la cultivar. Altri fattori influiscono significativamente:

In una parola: la filiera !!!

Da ciò si può trarre una prima grande conclusione:

DUE PRODUTTORI, A PARITÀ DI MATERIA PRIMA (CIOÈ OLIVE DELLA STESSA QUALITÀ E SALUBRITÀ) OTTERRANNO OLI QUALITATIVAMENTE DIFFERENTI SE AVRANNO GESTITO IN MODO DIVERSO I VARI PASSAGGI DELLA FILIERA.

Ma il consumatore come può capire se ha di fronte un olio di buona qualità ?
Le analisi chimiche, il panel test e le buone pratiche agronomiche messe in atto dal produttore ci aiutano a comprendere questo.